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La storia di Milano Marittima

Inserito il 29 Ottobre 2014
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La storia di Milano Marittima prende il via nei primi anni del Novecento: in quel periodo, Cervia è una località di poco più di 9mila abitanti la cui economia si basa soprattutto sulla pesca, sull’agricoltura e sulla produzione del sale, e che solo da pochissimo tempo si sta affacciando a un ancora flebile sviluppo dal punto di vista del turismo. Con il passare degli anni, e con il conseguente miglioramento delle condizioni sanitarie e igieniche, Cervia inizia ad attirare sempre più turisti, grazie anche allo sfruttamento del tratto ferroviario che congiunge Ravenna a Cervia e di quello, successivo, che unisce Ferrara e Rimini.

Nel 1907, quindi, l’amministrazione comunale di Cervia sottoscrive un patto di convenzione con la ditta Maffei, appartenente a una delle più importanti e facoltose dinastie imprenditoriali della Lombardia: in funzione di tale accordo, alla società milanese viene ceduta dal Comune una porzione di territorio piuttosto ampia lungo il litorale, al momento inutilizzata e incolta. La società lombarda, da parte sua, ha l’obbligo di costruirvi giardini, parchi e edifici residenziali, al fine di dare vita a una vera e propria zona balneare: nasce, così, Milano Marittima, il cui nome è – appunto – legato alla provenienza del concessionario.

Nel giugno del 1911 viene costituita la Società Milano Marittima per lo sviluppo della spiaggia di Cervia, che include tra i componenti il pittore Giuseppe Palanti, l’avvocato Alberto Redenti, il senatore Giovanni Facheris, Giuseppe Galli, Felice Bianchi, Aldo Tagliazucchi e Napoleone Tempini, che ne è il presidente. Grazie a questa società, Milano Marittima nasce e fiorisce, con uno sviluppo urbanistico significativo che, benché momentaneamente interrotto in occasione della Prima Guerra Mondiale, negli anni Venti diventa particolarmente evidente. E così, quella che fino a pochi anni prima era una zona paludosa, di costa bassa, considerata addirittura malarica, viene trasformata in una location perfetta per la villeggiatura della borghesia milanese e delle classi sociali più elevate.

Il 20 ottobre del 1927 un decreto ministeriale definisce Cervia come srazione di cura, soggiorno e turismo proprio in virtù dei benefici apportati dalla comparsa di Milano Marittima. Negli anni Trenta, poi, all’edificazione di case e villini si affianca la costruzione delle prime colonie, dei primi alberghi e dei primi esercizi di ristorazione. Nell’immediato ante-guerra, lo sviluppo turistico acquisisce un valore mai mostrato in precedenza, che l’arrivo della Seconda Guerra Mondiale non riesce a scalfire.

E così, nel secondo dopoguerra la località di Milano Marittima è ormai famosa in tutto il Paese, affermandosi come un centro balneare di riconosciuta fama e di alta qualità. Anche per questo motivo, negli anni Cinquanta vede la luce un grattacielo che tocca gli ottanta metri di altezza: il simbolo di un luogo che è ormai diventato definitivamente moderno. Dagli anni Sessanta in poi, complici le orde di turisti in arrivo dall’estero (soprattutto dalla Germania), Milano Marittima si consacra sempre di più, diventando una località apprezzata e amata anche da numerosi personaggi famosi, attratti anche dalla comparsa di locali di tendenza.