La Colonia Montecatini di Milano Marittima
L’Italia è ricca di edifici dall’elevato interesse storico e sociale, anche se abbandonati da fin troppo tempo. Uno degli esempi più evidenti è rappresentato dalla Colonia Montecatini di Milano Marittima, realizzata nel lontano 1939 e lasciata nella più totale incuria a partire dal 1998.
Si tratta di una struttura che nasconde in sè una grande storia. Progettata dall’architetto Eugenio Faludi, fu localizzata in Viale Matteotti, a due passi dalla Colonia Varese. Dopo i lavori, durati circa un anno, la Colonia Montecatini fu inaugurata il 24 agosto del 1939 ed era in grado di contenere 1500 minori e 300 addetti al personale di servizio. Una delle idee più interessanti dal punto di vista stilistico fu quella della creazione di un grande arco all’altezza dell’entrata. Inoltre, ci sarebbe dovuta essere una passerella per collegare la colonia e il litorale. Ma non è mai stata realizzata.
All’inizio, la Montecatini si caratterizzava per una torre alta ben 55 metri, nata per sottolineare le grandi prestazioni fisiche dei giovani fascisti. Era quindi un autentico simbolo del regime di Mussolini. Tutto cambiò quando scoppiò la sanguinosa Seconda Guerra Mondiale. Intorno al 1944, la grande torre sarebbe stata abbattuta dai tedeschi, che erano in fuga a causa dell’invasione Alleata. Un’altra versione, considerata più veritiera, parla di una serie di bombardamenti effettuati dagli Alleati americani stessi, con i tedeschi che l’avrebbero adoperata soltanto come struttura di rifugio. L’unico elemento del quale si ha la certezza riguarda proprio la mancanza della torre e delle relative scale che portavano ad essa.
Alcune foto scattate all’epoca hanno fatto comprendere che la Colonia Montecatini appartenesse all’aeroporto degli Alleati. Nonostante questo elemento, la versione che parla dell’abbattimento resta comunque la più plausibile. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, i Monopoli di Stato assunsero il controllo del complesso edilizio e decisero di rimetterlo a nuovo nel 1952, con la riapparizione della torre, seppur dall’altezza inferiore rispetto al passato recente. Anche la CMC di Ravenna si diede da fare per la ristrutturazione della Colonia sia nel 1954 che nel 1987.
Nel corso degli anni, la struttura fu custodita da diversi personaggi. Il primo di questo fu Michele Valentini, che tenne sotto controllo la Colonia per tanti anni. In seguito, il ruolo di custode fu assunto dal suo genero, Emilio Giorgi. Quest’ultimo decide di occuparsi dell’edificio dal 1961 fino all’anno della sua definitiva chiusura. Veniva considerato come un luogo ricco di divertimento e di gioia, con una presenza cospicua di bambini lungo tutta la superficie. Oggi la Colonia Montecatini non è altro che un luogo abbandonato, simbolo vero e proprio di una Milano Marittima più genuina e che oggi non esiste più. Si parla comunque di varie idee di ristrutturazione, anche se fino ad oggi non esiste ancora nulla di sicuro e concreto.